La lettura del presente documento presuppone la conoscenza delle norme che regolano il conteggio delle ferie (potete trovare cliccando qui, un interessante opuscolo che spiega il computo delle ferie ed allega le norme di riferimento).
La contabilizzazione dei giorni di ferie richiesti su IVU quando sono visibili solo i riposi settimanali, cioè prima del lancio dei turni, non garantisce interamente i periodi di libertà spettanti ai lavoratori.
L’ammanco di ore è stato notato soprattutto per i riposi qualitativi da 60h, ma le analisi sui turni anonimi di diverse divisioni e impianti dimostrano invece che accade anche in molti altri casi.
Oltre ai riposi di 60 ore contabilizzati per difetto è emerso che IVU trascura anche il riposo giornaliero spettante dopo l‘ultimo servizio svolto prima delle ferie.
In altri termini, il sistema fa coincidere di default la giornata di ferie con la giornata solare (0-24), in contrasto con le norme contrattuali (art 30.9 CCNL 2016) che prevedono invece l’inizio delle 24 ore di ferie a decorrere dal termine del riposo spettante. Ne consegue che in tutti i casi in cui il termine del riposo giornaliero, dopo l’ultima prestazione svolta prima delle ferie, supera la mezzanotte il sistema sovrappone parzialmente la giornata di ferie su una porzione del riposo spettante, assorbendolo.
Di conseguenza, IVU può predisporre la ripresa del servizio anche in anticipo rispetto al periodo di libertà effettivamente spettante al lavoratore.
Il sistema opera allo stesso modo in occasione di ferie abbinate al riposo settimanale[1], collocando ferie e riposi sulle giornate solari. In questo caso, il riposo settimanale posto immediatamente prima della ripresa del servizio (caso frequente) viene calcolato da IVU sommando alle due giornate solari di riposo (48 ore per Riposo e Intervallo) anche le ore che intercorrono tra la mezzanotte e l’inizio del turno nella giornata di rientro in servizio. In sintesi, la parziale contabilizzazione del riposo giornaliero, da un lato, riduce il periodo di libertà assegnato e, dall’altro lato, genera un conteggio del riposo settimanale che non corrisponde alla sua reale durata, incidendo sul conteggio del monte ore annuo di riposo settimanale che potrebbe così determinare la mancata fruizione delle ore minime spettanti contrattualmente.
In definitiva, l’ammanco di ore rispetto al periodo di libertà spettante per ferie è prevalentemente riconducibile alle seguenti casistiche:
- Lav + Ferie + Ferie…. + Lav (Ferie non abbinate al rip. sett. – vd. SEQUENZA 1, esempi A e B);
- Lav + Ferie + Ferie… + Rip + Int + Lav (Ferie abbinate al rip. sett. – vd. SEQUENZA 2, esempi C, D ed E);
- Rip 60h + Ferie + Ferie… + Lav (Ferie non abbinate al Rip. sett. a 60h, quando la prestazione lavorativa che precede il rip. sett. termina oltre mezzogiorno – vd. SEQUENZA 3, esempi F e G);
- Lav + Ferie + Ferie… + Rip 60h + (Ferie…) + Lav; (Ferie abbinate al Rip. sett. a 60h. In questa casistica, alla non corretta contabilizzazione del Riposo qualitativo da 60h si può sommare l’ammanco sul riposo giornaliero iniziale. – vd. SEQUENZA 4, esempi H, I, L, M ed N);
Va precisato che quando il periodo di libertà attribuito è inferiore a quello spettante si applicano le disposizioni previgenti; esse sono contenute nella circolare del 24/5/1985 e meglio esposte nelle circolari del 13/7/95 (12 esempi) e 26/11/96 (2 esempi).
E’ il lavoratore che potrà optare tra l’intera fruizione del periodo di libertà, andando fuori turno, oppure per la ripresa della propria posizione di turno, rinunciando al corrispondente periodo di libertà. E’ importante ribadire che il conteggio si applica esclusivamente in detrazione, ovvero in riduzione delle ferie inizialmente computate (mai in addizione per la “copertura” di un periodo superiore al minimo spettante). Un ulteriore problema interviene quando si fruisce di ferie non abbinate al riposo settimanale e l’intero periodo di libertà non viene garantito. Infatti, le previgenti modalità di computo prevedono la frazionabilità delle ferie solo quando queste siano abbinate al riposo settimanale. Pertanto, in quest’ultima condizione si palesa un vuoto normativo che i contraenti non hanno probabilmente considerato.
[1] Le ferie si considerano abbinate ai riposi settimanali quando sono collocate immediatamente prima dei riposi stessi. Al contrario, i riposi settimanali preceduti da prestazioni lavorative e seguiti da ferie non si considerano abbinati.