Siamo rimasti costernati nell’apprendere la notizia della scomparsa del nostro collega Bruno Rejony, 52 anni, macchinista delle ferrovie francesi (SNCF) e attivista del sindacato CGT, mentre era alla condotta del suo treno, la notte tra il 24 e il 25 dicembre.
Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia, agli amici e compagni di Bruno.
Deploriamo il comportamento dei principali mezzi di comunicazione, che, nel dare la triste notizia, si sono concentrati esclusivamente nel tranquillizzare gli utenti delle ferrovie affermando che il treno comunque si è fermato poco dopo la caduta del macchinista grazie ai sistemi automatizzati, ma evidenziando poco o nulla la tragedia umana; evidentemente disinteressati a interrogarsi sulle cause dell’accaduto, come se la morte di un lavoratore, di un macchinista per 27 anni da solo alla guida dei treni, di un attivista pronto allo scontro con il padrone, non sia un argomento di particolare interesse.
La nostra solidarietà va a tutti i compagni di lotta e a tutti i colleghi delle ferrovie francesi.
La redazione di Ancora In Marcia