STRAGE DI VIAREGGIO: DOPO 16 ANNI E TANTE CONDANNE, L’AFFETTO DEI FERROVIERI AD UNA CITTA’ CHE NON DIMENTICA
Viareggio 24 giugno 2025 – Come sempre da quella tragica notte, la nostra rivista inviti macchinisti di tutti i treni in arrivo, in partenza e in transito nella stazione di Viareggio, ad emettere lunghi e ripetuti fischi durante tutta la giornata del 29 giugno 2025.
Un modo per “far sentire” a tutti che i ferrovieri – anche dopo 16 anni dalla tragedia e le condanne inflitte ai responsabili – non hanno dimenticato quel che è successo a Viareggio nel 2009 e sono ancora impegnati, assieme ai familiari delle vittime, alle associazioni, a moltissimi lavoratori e cittadini, per migliorare la sicurezza del trasporto su rotaia.
Questa ricorrenza cade a poche settimane dalla sentenza ‘ter’ della corte d’Appello di Firenze che ha confermato la misura delle condanne inflitte agli amministratori e dirigenti delle società coinvolte, sia quelle italiane del gruppo Fs che quelle tedesche, Gatx e Jughental. Sentenza di cui ancora non conosciamo le motivazioni ma che ha certamente segnato un punto fermo, sia politico che giudiziario, nella vicenda.
Per questo facciamo appello a tutti i macchinisti alla guida nella stazione di Viareggio il 29 giugno prossimo, ad emettere per l’intera giornata lunghi e ripetiuti fischi, sia in arrivo che in transito o in partenza.
Il fischio dei nostri treni segnerà l’intera giornata, per richiamare alla riflessione e alla consapevolezza su quanto è purtroppo accaduto e sull’impegno necessario per impedire che fatti analoghi accadano in futuro.
Pur se se convinti che ci sono poche possibilità di equivoco, sulla natura e sul significato dei fischi del 29 giugno a Viareggio, le Autorità locali sono tuttavia comunque ufficialmente informate dell’iniziativa, ad evitare che i lunghi e numerosi fischi dei treni possano essere indebitamente interpretati come segnali di allarme.
Il fischio del treno… Un saluto da brividi
“…brividi è dire poco,
altro che il Suono del Silenzio
altro che Campane a Lutto…
Lacrime”.