Giappone, 4 giorni di lavoro e 3 di riposo

Giappone, 4 giorni di lavoro e 3 di riposo

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4 giorni di lavoro e 3 di riposo: il governo metropolitano di Tokyo tenterà questo esperimento, intanto nelle trattative per il rinnovo del contratto dei ferrovieri italiani parlare di riduzione dell’orario di lavoro sembra un tabù.

Il Giappone, da sempre considerato un Paese dove il lavoro viene prima di tutto, fa un passo indietro: adotterà l’approccio “four-on, three-off”, cioè darà la possibilità ai lavoratori di scegliersi un giorno della settimana in cui stare a casa, modulando la settimana in quattro giorni lavorativi e tre di riposo.

L’esperimento, che partirà ad aprile 2025 con i dipendenti del governo metropolitano di Tokyo, è motivato dal fatto che in Giappone, da 16 anni consecutivi, si registra un calo del tasso di natalità, in quanto la popolazione si trova nella situazione di non avere tempo sufficiente per poter accudire i figli.

Le 155 ore mensili di lavoro previste saranno quindi distribuite su settimane di 4 giorni lavorativi.

4 Day Week Global, organizzazione no-profit con sede nel Regno Unito che promuove la riduzione della settimana lavorativa a livello globale, si è detta molto soddisfatta di questa notizia, in quanto nelle 20 nazioni dove è stata sperimentata, la settimana di 4 giorni ha portato aumento della produttività, maggior soddisfazione del personale e riduzione delle giornate di malattia.

Intanto che nel mondo accade tutto questo, il personale dei treni delle ferrovie italiane chiede a gran voce, a suon di scioperi, una riduzione dell’orario di lavoro, mentre i sindacati al tavolo delle trattative parlano di una generica “conciliazione tra vita e lavoro”, senza impegnarsi a tramutare questo generico concetto in una concreta richiesta di riduzione dell’orario.

Al limite fanno cenno alle 36 ore settimanali, che potrebbero interessare agli uffici, ma non avrebbero alcun significato pratico per chi ha la prestazione massima di 10/11 ore, l’orario settimanale variabile e le +3 ore obbligatorie in più (al servizio merci). E mentre tutti gli altri lavorano 5 giorni e riposano 2, macchinisti e capitreno si trovano a fare i conti con le 48 ore di riposo settimanale, le 58, e se l’intervallo ti spetta o non ti spetta.

Ebbene, è il momento di invertire la tendenza. Ma per farlo bisogna tener presente un concetto fondamentale, tanto banale che mi sembra assurdo che debba scriverlo: per stare più tempo a casa, bisogna poter lavorare di meno.

Fonte: “La ricetta di Tokyo contro la bassa natalità: "Lavorare 4 giorni a settimana"”, di Ivana Pisciotta, in www.agi.it/economia del 13 dicembre 2024

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