LAVORO E SALUTE di Matteo Mariani
Per mantenersi in forma e in salute non basta stare attenti a ciò che si mangia, ma è molto importante anche quando si mangia.
Mangiare in orari che sono lontani da quelli comunemente considerati “normali” o, peggio ancora, saltare i pasti, ha gravi ricadute sulla nostra salute.
É quanto ha affermato il Prof. Silvio Danese, Responsabile del Centro per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino e Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali di Humanitas, in una intervista a Ok Salute, come possiamo leggere nell’articolo “Alimentazione: qual è l’ora giusta per mangiare?”, pubblicato il 30 aprile 2019 su www.humanitas.it, a cura della Redazione di Humanitas News.
Secondo il Prof. Danese “Distribuire in modo errato l’apporto calorico lungo la giornata influisce negativamente sulla salute, perché ci sfasa rispetto ai tempi dettati dal nostro orologio biologico interno. In questi casi, il metabolismo può subire alterazioni e portare, per esempio, all’aumento di peso. Inoltre si rischia di avere maggiori disturbi digestivi, come reflusso e dispepsia”.
Humanitas News cita inoltre uno studio pubblicato dall’International Journal of Obesity che individua, tra i rischi di un’alimentazione non regolare, anche diabete, pressione alta e obesità.
Alla domanda su quanto tempo è necessario far passare tra un pasto e l’altro, il Prof. Danese ha rammentato che è “Meglio mangiare poco e spesso”, e che comunque “sarebbe bene non digiunare per oltre quattro ore.”
Se queste raccomandazioni possono essere considerate degli ottimi consigli per i singoli individui, ritengo che ancora di più dovrebbero essere prese in seria considerazione da chi ha il compito di organizzare l’orario delle giornate dei lavoratori, essendo la salute della persona/lavoratore o lavoratrice un bene inestimabile.
Andrebbero ad esempio riviste le attuali condizioni contrattuali del personale ferroviario che lavora su turni e in particolare del personale mobile, la cui pausa di refezione, prevista in 30 minuti, può attualmente essere collocata in una fascia oraria decisamente troppo vasta: dalle 11 alle 15 il pranzo e dalle 18 alle 22 la cena, con pranzo e cena spesso molto distanti tra loro e comunque ogni giorno sempre a orari diversi.
Fonte: www.humanitas.it