I ferrovieri di Trenord stanno protestando da tempo, a colpi di sciopero, contro una dirigenza aziendale ritenuta dalle organizzazioni sindacali “arrogante e inadeguata al proprio ruolo”.
L’ultima azione di lotta, di ieri 14 dicembre, proclamata da ORSA, UIL, FAST e FAISA, ha avuto come sempre una massiccia adesione da parte dei lavoratori, che hanno anche partecipato in massa ad un presidio davanti alla sede aziendale di Milano Cadorna.
Durante questo presenziamento i ferrovieri hanno gridato ripetutamente ai loro dirigenti di “andarsene a casa” e anche lo slogan “rivogliamo i tempi accessori “, in riferimento all’ultima pensata aziendale, quella di tagliare unilateralmente i tempi accessori e supplementari, nonostante l’organizzazione del lavoro non abbia subito variazioni. Si prevede quindi, col prossimo cambio turno, un carico ancora maggiore per i lavoratori e tanti treni che partiranno tardi, essendo insufficiente il tempo per prepararli.
Mentre i lavoratori presidiavano a un certo punto si è fatto notare il direttore di Trenord, il quale si è messo ad osservare i manifestanti che lo hanno coperto di fischi e urla (ripreso dal video che pubblichiamo).
L’azienda infine si è permessa di dare inqualificabili comunicazioni all’utenza, addebitando il ritardo di alcuni treni previsti in partenza dopo lo sciopero al Personale che non si sarebbe presentato al termine dell’agitazione. Queste calunniose dichiarazioni sono state contestate dai sindacati in un proprio comunicato.